Ad antiquaria ci sono anche spunti per un arredo completo
Ad Antiquaria 2007 – la mostra mercato più prestigiosa del Centro-Sud in corso alla Fiera del Levante per iniziativa di “Metropolis Events”, la societa di cui è coordinatore Antonio Catalano – il ricco e variegato ventaglio delle offerte raggiunge quasi il diapason nello stand di Giuseppe Visceglie, il quale, su un chilometrico tavolo dell’Ottocento, ha sciorinato un servizio di piatti dello stesso periodo. Sull’orlo di ogni piatto, piccolo o grande che sia, contornato da un cerchio color pervinca, ed anche su zuppiere e insalatiere, compaiono le iniziali degli illustri committenti due “D” contrapposte – che vengono poi esplicitate sotto ogni esemplare. Sono i coniugi belgi Delalieux e Danonet, dimoranti, come si evince dall’indirizzo stampiglia, a Bruxelles, in rue de l’Euzer. Il servizio in questione si fa ammirare, a parte la raffinata fattura, per l’integrita di ogni pezzo -solo due zuppiere presentano piccole sbeccature – e per la dovizia degli accessori. Tanto è vero che l’antiquario e stato costretto ad esporre a parte, in un’apposita vetrina con altri appetitosi oggetti del desiderio, il servizio da te, analogo a quello dei piatti, che, ovviamente, viene ceduto in blocco al medesimo acquirente. Tutto ciò – come di solito avviene nel mondo antiquariale, allo scopo di non sminuire il valore, non solo venale, di una preziosità del genere. Non è finita. Essendo il servizio di piatto appartenuto a committenti belgi, Giuseppe Visceglie ha voluto rompere un po’ la monotonia esponendo, su una attigua parete, due mega-quadri del Settecento, questa volta francesi, che ritraggono scene da sinfoni pastorale. Con i loro maestosi e fronzuti alberi, all’ombra dei quali si delineano scorci di paesaggi con case rurali e ponti ad arcate, mentre in primo piano delicate donzelle e giovani paggi – oppure contadinelle e pastori – si scambiano languide occhiate e promesse d’amore etemo. Sempre sulla parete dove campeggiano i dipinti, l’antiquario ha collocato, certamente per suggerire un arredo completo, una “console” napoletana dell’Ottocento in piuma di mogano e marmo originario di Carrara. La sua rarità e nella dimensione. Di solito sul mercato si trovano solo “consoles” di proporzioni più ridotte. Comunque, ad attirare l’attenzione, ci sono anche pezzi meno pretenziosi , ma che si fanno apprezzare sia per la loro linea che per la loro rarità. Questa volta alludiamo ad un tavolino – presentato nello stand di Giuseppe Violante, da collocare nel “fumoir”: reca infatti sul piano un servizio completo: portatabacco, portapipa e portastrumenti per la pulizia delle pipe. Adesso i fumatori sono diminuiti per i noti divieti, ma un oggetto del genere fa sempre gola anche a chi non fuma.
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